domenica 3 ottobre 2010

Ho casa nella grande palude
che le fondamenta non riescono a dominare,
ogni movimento rischia il collasso,
star fermo mi condanna ad affondare piano..
oggetti familiari affollano le mensole,
odiose,
e sprazzi di vaga serenità confondono il giudizio.
vedrò il pantano invadere casa,
opprimere gesti e situazioni e parole,
e ricordi e facce, speranze, esperienze,
preghiere e rinunce, che moriranno per sempre sotto litri di veleno.

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