domenica 24 gennaio 2010

RYUNOSUKE AKUTAGAWA






«Ho tentato diverse volte il suicidio. Un giorno ho ingoiato dieci mosche per morire in un modo del tutto naturale. Non è difficile trangugiare mosche sminuzzate. Ma masticarle è disgustoso».




«Anche la mano che reggeva la penna gli tremava. E incominciava a colargli saliva dalla bocca. Da quando aveva ingerito Veronal 0,8 la sua mente era sprofondata nel torpore: aveva riacquistato lucidità soltanto al risveglio. Per non più di un'ora. Viveva ormai come una cicala nell'oscurità. Appoggiandosi come a un bastone a una sottile spada dalla lama spezzata»

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